Un film sull'artista Arnaldo Pomodoro
L'artista italiano Arnaldo Pomodoro è uno dei più importanti scultori dei tempi moderni. È conosciuto soprattutto per le sue sfere di bronzo dorato. Proprio per questo l’opra di cui parla questo documentario, uno dei primi lavori di Pomodori che utilizza colori scuri, ci sorprende. Il rilievo murale si chiama: "L'inizio del tempo“. Il titolo dell'opera d'arte non potrebbe essere più appropriato, perché all'inizio del film Arnaldo Pomodoro dice, guardando l'opera d'arte, “quello fu l'inizio del mio tempo”. Con Arnaldo Pomodoro lo spettatore si immerge nei ricordi, nei suoi primi anni e nella grande domanda sul cosmo.
L'opera “L'inizio del tempo”
La protagonista di questo film è un'opera d'arte. Un rilievo murale più grande di una persona. È appeso in una scuola superiore tedesca. Ed è qui che inizia il dilemma: l'arte negli spazi pubblici viene considerata come ispirazione, educazione e bellezza. In questo film diventa chiaro sin dall'inizio che quest'opera d'arte ne ha già passate tante. È appesa nella tromba delle scale della scuola, dietro un tavolo da biliardino. Senza alcuna informazione. Senza attenzione. Dimenticata e, soprattutto, distrutta in modo irriconoscibile da profonde incisioni.
Il processo di restauro
Il film segue passo dopo passo il processo di restauro e celebra l'artigianato e la rinascita del rilievo con scene ampie e tranquille. A differenza dei restauri con pinzette e lenti d'ingrandimento tipici dei dipinti antichi, qui è evidente la rozza lavorazione artigianale. L'opera d'arte viene lavorata con mola, flex e saldatore. Diventa chiaro che è necessario un puro sforzo fisico per liberare il metallo dalle profonde tacche. Il film approfondisce il processo di creazione artistica e i suoni della mola risuonano a lungo.